Descrizione

Comune montano, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo. I sambasilari, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra il monastero di Santa Maria Odigitria e alcune case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.150 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, su sfondo dorato, l’immagine di San Basilio benedicente, vestito di verde, raffigurato nell’atto di impugnare un pastorale azzurro.

Comune montano, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo. I sambasilari, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra il monastero di Santa Maria Odigitria e alcune case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.150 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, su sfondo dorato, l’immagine di San Basilio benedicente, vestito di verde, raffigurato nell’atto di impugnare un pastorale azzurro.

Storia

Sorse, sul finire del IX secolo, su iniziativa dei monaci del convento di San Basile Craterete, per agevolare i contadini addetti alla coltivazione delle terre del cenobio. Nella seconda metà del Quattrocento, fu popolata da profughi albanesi, di cui ancora si conservano la lingua e le tradizioni. Il toponimo, che in albanese è Shen Vasilj, è di origine agionimica e riflette il latino SANCTUS BASILIUS. Possedimento dei duchi di Castrovillari, fu successivamente assegnata ai nobili Nicola Interzato di Cariati e Francesco Campolongo di Altomonte, il quale, verso la fine del XVI secolo, la vendette a Giovan Battista Macrì. Nella prima metà del Seicento, pervenne al duca di Saracena, cui subentrarono l’abate castrovillarese, Persio Tufarelli di Morano Calabro e Francesco Guaragna. Ultimi feudatari furono gli Spinelli, principi di Scalea. Comune del cantone di Castrovillari, ai tempi della Repubblica Partenopea, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio del XIX secolo, e con la legge di riforma borbonica fu mantenuta nella giurisdizione di questa cittadina. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale di San Giovanni Battista, della seconda metà del Settecento, in cui si possono ammirare pregevoli statue lignee, e la chiesa del monastero basiliano di Santa Maria Odigitria (uno dei pochi di rito greco-ortodosso esistenti in Italia), contenente, tra l’altro, un affresco trecentesco.

Sorse, sul finire del IX secolo, su iniziativa dei monaci del convento di San Basile Craterete, per agevolare i contadini addetti alla coltivazione delle terre del cenobio. Nella seconda metà del Quattrocento, fu popolata da profughi albanesi, di cui ancora si conservano la lingua e le tradizioni. Il toponimo, che in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ALBANESE'>albanese</a> è Shen Vasilj, è di origine agionimica e riflette il latino SANCTUS BASILIUS. Possedimento dei duchi di Castrovillari, fu successivamente assegnata ai nobili Nicola Interzato di Cariati e Francesco Campolongo di Altomonte, il quale, verso la fine del XVI secolo, la vendette a Giovan Battista Macrì. Nella prima metà del Seicento, pervenne al duca di Saracena, cui subentrarono l’abate castrovillarese, Persio Tufarelli di Morano Calabro e Francesco Guaragna. Ultimi feudatari furono gli Spinelli, principi di Scalea. Comune del cantone di Castrovillari, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica Partenopea</a>, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio del XIX secolo, e con la legge di riforma borbonica fu mantenuta nella giurisdizione di questa cittadina. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale di San Giovanni Battista, della seconda metà del Settecento, in cui si possono ammirare pregevoli statue lignee, e la chiesa del monastero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BASILIANO'>basiliano</a> di Santa Maria Odigitria (uno dei pochi di rito <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=GRECOORTODOSSO'>greco-ortodosso</a> esistenti in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a>), contenente, tra l’altro, un affresco trecentesco.

Economia

Se si escludono i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti edile e della lavorazione del legno; a queste si affianca una centrale elettrica. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una sufficiente rete distributiva completa il panorama del terziario. Non si registrano strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca popolare “Santa Maria Odigitria” dell’abbazia dei padri basiliani. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Non vi sono strutture ricettive. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti edile e della lavorazione del legno; a queste si affianca una centrale elettrica. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una sufficiente rete distributiva completa il panorama del terziario. Non si registrano strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca popolare “Santa Maria Odigitria” dell’abbazia dei padri <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BASILIANI'>basiliani</a>. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Non vi sono strutture ricettive. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare escursioni sul monte Carci. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, in grado di attirare visitatori dai dintorni, merita di essere citata la festa della Madonna della Misericordia, che si svolge il martedì dopo Pentecoste, con una suggestiva sfilata in costume albanese. Il Patrono, San Giovanni Battista, viene festeggiato il 25 maggio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare escursioni sul monte Carci. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, in grado di attirare visitatori dai dintorni, merita di essere citata la festa della Madonna della Misericordia, che si svolge il martedì dopo Pentecoste, con una suggestiva sfilata in costume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ALBANESE'>albanese</a>. Il Patrono, San Giovanni Battista, viene festeggiato il 25 maggio.

Località

Abbazia

Abbazia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Basile rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.